Ogni rosa pregna di intenso profumo, narra, quella rosa, i segreti del Tutto.
Gialal al-Din Rumi-Masnavi
Benché il mese di riferimento sia maggio, le rose sono un pattern ricorrente tutto l’anno: se in vaso, e non a radice nuda, possono essere piantate in qualsiasi periodo.
Fiore tra i fiori, icona della bellezza divina, le origini della rosa risalgono al mito di Afrodite: il suo significato più profondo risiede nel sacro sposalizio tra Cielo e Terra, il cosiddetto “hieros gamos” ovvero l’amore fecondo che suscita la dea; lo stesso amore rintracciabile nel dipinto di Botticelli, La nascita di Venere, in cui piovono dal cielo boccioli di rose.
Negli anni ’20 Gertrude Stein, autrice statunitense, scrive «Rose is a rose is a rose is a rose», trasmettendo l’idea che la rosa sia qualcosa di inattingibile, un mistero, un’entità che non si può circoscrivere né classificare. Il fiore, appartenente alla famiglia delle rosacee, comprende più di duecento specie diverse ma quelle più storicamente note sono la rosa Centifolia o bulgara e la rosa Damascena o marocchina. Nel corso degli anni si sono ibridate e delineate tantissime varietà diverse per forma, colore e profumo.
Guida alle varietà di rose
Specie tipiche
Oggi si contano circa 3000 specie di rosa, distinguibili nelle seguenti classi:
- Alba
- Bourbon
- Damascena
- Gallica
- Centifolia
- Cinesi
- Ibridi Moschata
- Ibridi Perpetue
- Ibridi Rugosa
- Portland
- Muscosa
- Noisette
- Rose Moderne
- Tea
Rose antiche
Le rose appartenenti al genere ‘Alba’ sono le più antiche e costituiscono l’esito dell’incrocio fra la Canina e la Damascena: fioriscono una sola volta (tra giugno e luglio) e copiosamente, tramutandosi in arbusti alti fino a 3,5 metri, ultra-profumati e arricchiti con corolle appena sfumate di rosa.
Le rose Centifolia (cento petali) richiedono molte cure: presentano steli spinosi, ma l’abbondante fioritura e le maestose dimensioni le rendono spettacolari. La crescita è disordinata e la pianta va potata spesso.
Anch’essa rosa antica, la Damascena vanta 36 petali dal profumo estremamente delicato; diversamente la Gallica ne ha 5, presenta poche spine e i rami coperti di setole.
Le Ibridi Moschata sono molto fiorifere, specie in primavera, raggiungendo anche 5 metri di altezza: il range cromatico spazia dal bianco al rosa tenue al fucsia.
Le Ibridi Rugosa sono grandi arbusti, anch’essi fioriferi, che si vestono di foglie ruvide e fragranti, dal colore rosa scuro o bianco.
La rosa Muscosa discende dalla Centifolia ed è avvolta da una peluria profumata; la Noisette, infine, è un fiore rampicante con roselline a grappolo molto rigogliose.
Rose moderne
Per discernere le rose classiche da quelle moderne si stabilisce arbitrariamente una data o un evento, ma occorre considerare un aspetto: ad oggi il livello di ibridazione è tale che non è più possibile assegnare le nuove varietà a una classe anziché all’altra, come ai tempi avveniva con le Galliche, le Bourbon, le Centifolia… Ad oggi la suddivisione si basa su criteri puramente funzionali, il che ci porta a distinguere: le paesaggistiche, i grandi arbusti, le arbustive, le cespugliose e le rampicanti.
Sono definite “moderne” gli ibridi di rosa Tea, ricchi arbusti fiorenti da maggio fino ai geli.
Le rose Polyantha, invece, sono arbusti piccoli e rigogliosi, con graziosi mazzolini di rose.
Le rose Floribunda sono, insieme alle Tea, le più coltivate nei giardini e “gettonate” per la straordinaria rifiorenza, le poche esigenze culturali, le modeste dimensioni: fra le più conosciute emergono Iceberg, Amber Queen, Lili Marlene, Anne Pulsen, Marie Curie.
Le Grandiflora hanno caratteristiche intermedie fra le Tea e le Floribunda: di media grandezza, sono strutturate a mazzi aventi forma di corolla.
Le rose Miniatura sono di ridotte dimensioni e destinate ai vasi: non richiedono potature né cure particolarmente stringenti.
Le rose Inglesi, prodotto dell’ibridatore per eccellenza David Austin, hanno splendide forme di corolla, spesso simili alle Camellie: dal profumo intenso, presentano toni molto delicati e sono soggette a ripetute fioriture.
Le rose Sarmentosa si distinguono in Climber, caratterizzate da pochi fusti rigidi, e Rambler, aventi vari getti flessibili con una vegetazione esuberante e morbida.
Le rose Tappezzanti, immuni a qualsiasi avversità, elegantiscono rotonde, pendii e muretti con il loro portamento distinto.
Infine le rose Patio si prestano alla coltura dei contenitori.
Chi non osa afferrare le spine non dovrebbe mai desiderare la rosa.
Anne Brontë
Delusioni e rimedi
Per quanto eleganti e suggestive, le rose presentano alcune “controindicazioni”: sono soggette agli afidi e ad alcune malattie fungine come ticchiolatura e oidio. La buona notizia è che sono disturbi facilmente curabili e, addirittura, esistono diverse tipologie che non si ammalano. Personalmente, nel mio giardino lascio che la natura faccia il suo corso: ci sono gli anni buoni e quelli con carenza di fiori… Questione di scelte.
Come anticipato le patologie più note sono l’oidio (o nebbia), che si combatte con una miscela a base di zolfo; la ticchiolatura, disturbo fungino che si manifesta sotto forma di maculature color marrone e sanabile con il verde rame; e gli afidi, ovvero pidocchi verdi o neri che assorbono la linfa della pianta e producono una melata collosa (motivo per cui di solito si accompagnano alle formiche).
È il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha reso la tua rosa così importante.
Antoine de Saint-Exupéry
Non lasciatevi scoraggiare dalle avversità, prendetevi cura delle vostre rose e sarete piacevolmente ripagati.